La Bestia

Non mi scaglierò mai contro chi è invischiato nelle sabbie mobili della droga. Essendo contrario a ogni forma di dipendenza, da quella fisica a quella psichica a quella esistenziale, non posso che compatire chi invece si lascia sopraffare e incatenare.

Perché di questo si tratta: catene, invisibili catene, molto difficili da spezzare. Qualcuno potrà obiettare: ognuno è libero di scegliere come vivere, anche di vivere in catene. E' una obiezione che comprendo, ma che non approvo. 

La libertà della schiavitù non è mai libertà.
La libertà dalla schiavitù, da qualsiasi forma di schiavitù, è l'unica libertà.

Questo discorso vale per tutti: per il più democratico tra i democratici e per il più fascista tra i fascisti. E vale anche in questo caso, quando l'essere spregevole di cui tutti stanno parlando viene colpevolizzato per aver fatto uso di droghe.

No. Quell'essere spregevole merita odio e disprezzo per quello che ha fatto e scritto in questi anni. Per aver creato una macchina infernale di Odio e Disprezzo sociale, chiamata per l'appunto La Bestia. Quell'essere spregevole merita il disgusto che personalmente provo per la sua persona per ciò che ha realizzato, non perché avrebbe fatto uso di sostanze stupefacenti.

Anche Al Capone andò in galera per evasione fiscale, ma il vecchio boss italo-americano meritava odio e disprezzo perché era un lurido mafioso, non perché non pagava le tasse.

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