La guerra è la salute dello Stato

"Associando queste vigorose tendenze presenti nell’individuo - il piacere del potere e il piacere dell'obbedienza - l’istinto gregario diventa un fattore irresistibile nella società. La guerra stimola questo fattore al più alto grado possibile. Essa convoglia gli influssi della misteriosa corrente del branco, dilatando il potere e l’obbedienza verso gli ambiti più lontani della società, raggiungendo ogni individuo e qualsiasi piccolo gruppo riesca a coinvolgere. E lo Stato - l’organizzazione dell’intero branco, dell’intera collettività - si basa proprio su questo istinto e lo utilizza a fondo."

(Randolph Bourne)

Ogni forma di dominio ha bisogno di dominati. Ogni potere, per essere tale, deve esercitarsi sulla massa. Più è pecorile la servitù della massa, più il Potere rischia di rimanere sul trono per un tempo lungo, quasi indefinito.

La guerra si inserisce perfettamente in questa logica di dominio perpetua. Cosa rinfocola l'istinto gregario degli individui e delle masse più di una bella guerra? Cosa consente al Potere di ridurre fino a sopprimere ogni dissenso, ogni opposizione, ogni libertà, più di una guerra? Cosa divide il popolo, i lavoratori, i cittadini, tanto quelli con passaporto diverso quanto quelli "appartenenti" alla medesima nazione, più di una guerra?

La guerra è la salute dello Stato. Non esiste Stato che non abbia bisogno di un nemico contro cui agitare venti di guerra o contro cui mandare le masse a morire. Per idiozie come Patria o Bandiera. Più uno Stato è "in guerra", più le masse lo sosterranno, più il governo sarà saldo.
Fino a quando l'enorme menzogna che la guerra nasconde dentro e dietro le divise o le bandiere non venga disvelata e tutti riescano a vedere il marcio che c'è nello Stato e nel Governo.