Dedicazione

Solitudine.

A volte è una scelta e una necessità, sul proprio cammino personale. A volte no.

E' una condizione così particolare e marcata da essere trasformata in un mero prodotto edonistico e prettamente commerciale. .
Ogni singola persona priva di una relazione stabile che non vede l'ora di dirmi come se la spassa, mi ha sempre , e ripeto sempre , narrato della sua condizione in termini di libertà sessuale assoluta e di vantaggio monetario.

Nulla di più vero , in quanto i vantaggi di cui si parla, sono soldi risparmiati, vacanze in giro sballandosi e scopando senza sensi di colpa, spacciando il tutto con la bella pulita di culo "la vita è una".

La tremenda paura e insicurezza che deriva da queste affermazioni è disarmante. .
I nobili motivi della solitudine, come la dedizione all'io interiore in funzione di qualcosa che va ben al di là del becero orgoglio single da gambe aperte e assegni a tre zeri, sono estremamente rari.

Se nella vostra vita scegliete di essere soli in nome dei weekend dedicati ai vostri vizi che necessitano il vostro portafoglio prosciugato e la vostra mente fottuta per poi dare dei "bigotti" a chi ha costruito qualcosa in cui crede, avete un problema serio, oltre ad una paura fottuta di farvi crescere i coglioni.

Tribalismo è unione.

Fonte: Leonardo, Dire Dogs

Il lupo e la dignità

L'inverno sembrava non avere una fine, e il branco moriva di fame. Il capobranco, il più vecchio di tutti, procedeva in testa e rassicurava i giovani, dicendogli che presto sarebbe arrivata la primavera. Ma, a un certo punto, un giovane lupo decise di fermarsi. Disse che ne aveva abbastanza del freddo e della fame e che sarebbe andato a stare con gli uomini. Perché la cosa importante era di restare vivo. Così, il giovane, si fece catturare e col passare del tempo, dimenticò di essere mai stato un lupo. Un giorno, di molti anni dopo, mentre accompagnava il suo padrone a caccia, lui corse servile a raccogliere la preda. Ma, si rese conto che la preda era il vecchio capobranco. Divenne muto per la vergogna, ma il vecchio lupo parlò e gli disse così: "io muoio felice perché ho vissuto la mia vita da lupo, tu invece, non appartieni più al mondo dei lupi e non appartieni al mondo degli uomini". La fame viene e scompare, ma la dignità, una volta persa, non torna mai più.