Dall'Odio

Rimbaud diceva che l'Amore non esiste. Fromm gli dava parzialmente ragione, dicendo che l'umanità è naturalmente portata a odiare più che ad amare.
Amore e Odio. Quanti versi si sono scritti su questi due sentimenti. Irriducibilmente avversari, ma non nemici. L'Amore e l'Odio si combattono dall'alba dei tempi, ma l'uno ha bisogno dell'altro. L'Amore, ardente come tizzoni di brace, e l'Odio, glaciale come l'inferno vichingo. Il conflitto tra i due è il motore del divenire: se esistesse solo l'Amore, tutto sarebbe fermo perché non vi sarebbe nessuna forza contraria, nessun vento che spiri in direzione opposta. Stesso dicasi se esistesse solo l'Odio.
Sono uguali e opposti, quindi? Potrebbe sembrar così, ma è un inganno. Chi ama sta bene, non vuole cambiamenti, gode del suo stato e si avvicina, così, inesorabilmente alla morte. Chi odia no, non sta bene. Vuole un cambiamento. Vuole godere la vita e combatte ardentemente la morte. Per questo è portato a rincorrere, a desiderare, a cercare in ogni luogo e in ogni tempo l'Amore.

“Soltanto quelli che sanno odiare sanno anche amare.”
                                                                (P. Kropotkin)

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