Respiro (poesia)

 Respiro,

Il mondo è in apnea

ma io respiro,

automatismi urbani

politicamente corretti

soffocano i palpiti della mente,

catene ovunque vengono invocate

e applaudite le mani del carceriere

che stringono il mio collo,

ma io respiro.


L'aria che non passa tra il cemento

dei docili palazzi della City

puzza di afa rancida e vecchiume,

finestre spalancate sulla strada

e sull'oblio dentro le case degli schiavi

chiuse a doppia mandata per paura

di perdere un altro po' di nulla.


Io respiro,

perché mi manca il fiato

e sono vivo,

nessuna lapide mi sta aspettando,

crematemi se accade e poi nel vento,

gettatemi nel vento che respiro.

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