Eclettismo

Michelangelo fu scultore, pittore, poeta.
Leonardo fu... qualsiasi cosa, praticamente.
Sapere e saper fare: non per questo o quel padrone, ma per l'Umanità.

Vivo nell'epoca della specializzazione.
Il Sistema chiede a ognuno di imparare una sola cosa e di farla bene, benissimo, di più. Le aziende, le fabbriche, persino le scuole e le università, sono strutturate in questo modo. L'eclettismo è sempre mortificato, a meno che non serva a questo o quel padrone: allora la capacità di pensare e fare altro diviene, improvvisamente, utile e meritoria. 
Se chi ti sta sopra ti chiede un guizzo, allora sarai apprezzato. Se avrai un guizzo non richiesto, sarai criticato, frenato, emarginato, forse persino punito.
Il tuo sapere e il tuo saper fare devono essere orientati solo a ciò che serve al Sistema e ai suoi padroni. Nessun'altra possibilità è data.

Ribellarsi a questo infame disegno che imbriglia, che ingabbia coscienze e conoscenze deve essere un imperativo per l'Uomo libero e per l'Umanità Nova. L'eclettismo deve tornare ad essere ciò che fu nel Rinascimento e in altre epoche della storia umana: valore incommensurabile, ideale verso cui tendere, commistione di capacità aventi come fine il miglioramento della vita delle persone e non l'aumento della produttività e della competitività mercantile, la crescita del PIL e altri disumani parametri contemporanei.

"Sviluppa tutta la tua vita in tutte le direzioni, opponi alla ricchezza fittizia dei capitalisti, la ricchezza reale degli individui possessori di intelligenza ed energia." 

(Émile Henry)

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