La quarantena aveva fiaccato lo spirito. Per questo il corpo si era lasciato andare, cedendo alla monotonia della clausura.
Poi lo spirito si è ridestato, perché nulla è peggio della routine quotidiana pre-covid. Quel casa-lavoro-casa non era migliore del lock down. Lo spirito allora ha reagito, abbandonando ozio e tedio. Ha ripreso a macinare interessi, idee, passioni, riflessioni, volontà. Il corpo ci ha messo un po' ad andargli dietro e ancora arranca, fa fatica.
Ma la fatica è la dimostrazione che siamo ancora vivi.
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