La storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotta:
- di classe, secondo i marxisti;
- di elites, secondo gli elitisti;
- di potere, secondo i liberali e i conservatori.
Da ciò si evince una certezza: il divenire è figlio della lotta, del conflitto. Ragion per cui, chiunque si schieri contro il conflitto è nemico del divenire ed è strumento, consapevole o meno, della conservazione del vomitevole status quo.
Senza conflitto non viene sprigionata alcuna forza vitale, alcuna volontà e alcuna potenza. L'assenza di conflitto conduce alla morte, individuale e sociale. Morte ideale, morte spirituale, morte intellettiva, morte fisica.
Ogni forza spesa per sanare i conflitti, per disinnescare le lotte, per moderare i confronti al fine di raggiungere un maleodorante punto di incontro piuttosto che un rigoglioso punto di scontro, è una forza di morte.
Essa va combattuta. Essa va abolita. Essa va distrutta.
Essa va negata.
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