Intorno al fuoco si misero a fatica. La fame e il freddo furono più forti dell'orgoglio e li costrinsero a placarsi. Bruciava lo spiedo, l'odore di carne invadeva la foresta conficcandosi come lama nel gelo della notte. Le rovine di Wewelsburg si stagliavano sulle cime dei faggi, illuminate da una luna tossica incarcerata tra nuvole di cenere e basalto.
Quando l'ultimo pezzo di carne fu staccato dall'osso a morsi e trangugiato con del vino di basso livello, il silenzio fu rotto.
"Voglio essere come te", disse Empath.
"Voglio essere diverso da te", rispose Agon.
"Vi odio entrambi", sentenziò Antago.
Poi una folata spense il fuoco.
E la notte, sulfurea e placida, ebbe la meglio sul mondo.
Poi una folata spense il fuoco.
E la notte, sulfurea e placida, ebbe la meglio sul mondo.